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LE STRISCE

 

 

   I PERSONAGGI PRINCIPALI

© Copyright Quipos/Origone


 

IL FARAONE
Figlio legittimo del sole e cugino in seconda di ogni altro astro dell'universo, è il padrone assoluto dell'Egitto e di tutto quello che contiene.
E' amato, odiato, venerato, maledetto, deriso, coccolato. E' la legge e l'illegalità, la sapienza e la balordaggine, l'ordine e il caos. E' divino per definizione. E', e basta.

NILUS

Genio mancato per un pelo. Architetto audace ed estroverso, inventore poliedrico e sconsiderato. Affetto da una prorompente creatività che difficilmente raggiungerà i posteri, si cimenta nelle più disparate imprese purché prive di un qualsiasi raziocinio. E' un rassegnato testimone del suo tempo che non capirà mai ma vi si adeguerà sempre. Avrebbe potuto essere qualcuno.

 

NEB
 
Segretario, confidente e baby-sitter di Stato.
Sopportato a palazzo nonostante sia l'unico possessore di una quantità di materia grigia superiore alla media. Uomo di lunghe vedute, è costretto ad adeguarsi alla miopia del suo datore di lavoro. Ha senso di responsabilità e di sopportazione quasi inesauribili. E' nato nell'epoca sbagliata ma non ha il tempo per accorgersene.

 ZOTH

Gran sacerdote, custode dei segreti degli dei e del suo conto corrente. Gran figlio di buona donna, degno compare del Faraone, viscido come un'anguilla, vorace come un caimano. Grazie alla sua lingua pronta riesce sempre a cavarsi d'impiccio. Non si arresta né davanti all'evidenza né davanti ai mandati di cattura. E' praticamente un Faraone mancato.

 

 

TITI
 
E' figlia del figlio del sole, ma non ha mai avuto contatti diretti con il nonno. Accudisce il palazzo, il fratellino, il padre.
E' praticamente l'unica, oltre all'esercito romano, che riesce a farsi temere dal Faraone.
E' una romantica incallita, legge indifferentemente sia "Capital" che "Nilo 3000".

 JUNIOR

Se le colpe dei padri ricadessero sui figli sarebbe il bambino più sfigato della terra. Improbabile erede al trono in quanto di gran lunga più sveglio e intelligente del Faraone suo padre. Ha ormai capito come vanno le cose dalle sue parti ed ha tentato otto volte di fuggire di casa.

 

 

KOBRA
 
Sono completamente oscure le ragioni che lo hanno portato ai vertici del braccio violento della legge.Non brilla né per acume né per coraggio, né per semplice buonsenso. E' completamente privo di senso tattico oltre che di senso dell'umorismo. Devoto unicamente alla busta paga, non fugge mai di fronte al pericolo ma usa l'accortezza di non avvicinarsi troppo.

BEKENBAUSEN  

Instancabile manipolatore di cadaveri che difficilmente riusciranno a sfidare i secoli. Artigiano estroso e appassionato riesce a ricavare una mummia decente anche dai miseri resti di un pilota di Formula Uno. Ama il suo lavoro specie se commissionato da persone ricche. Non usa conservanti.

 

 

 
LA MUMMIA
 
Sorpresa anzitempo dal Grande Risveglio, trascorre lunghe notti insonni. Partecipa alle follie del mondo esterno tramite i mass-media. La sua sveglia va indietro di due secoli e mezzo ma non ha la possibilità di accorgersene.
Darebbe dieci anni per un infuso di camomilla.

  LO SCHIAVO

Vittima del sistema, così vittima che più vittima non si può. Lavora per tramandare ai posteri, un sasso dopo l'altro, la superbia dl capo dello Stato. Templi, piramidi, sfingi e gabinetti pubblici finiscono sempre per essere di sua esclusiva competenza. E' in attesa del contratto di lavoro da dodici dinastie. Odia con tutta l'anima il detto "L'unione fa la forza".

 

 

 
CLEO
 
E' il guardiano degli schiavi, principali vittime della sua aggressività congenita. Obbedisce solo al Faraone ed ai suoi istinti primordiali. Un'autentica forza bruta che sfugge sempre più spesso al controllo del sistema nervoso. Duecentocinquantadue sedute psicoanalitiche non hanno per il momento sortito effetto alcuno.

 PAPIRIO

  Accetta di buon grado di fare da spalla a Nilus e spesso lo precede con sottili intuizioni e deduzioni molto acute. Non soffre di complessi d'inferiorità ma non ha mai pronunciato critiche al suo cekebre capoccia.Discepolo mai invadente, sembra far parte dell'attrezzaturadel laboratorio.

 

 

 IL CONTADINO
 
Impegnato giorno dopo giorno in una guerriglia contro una terra ostile, teme più gli agenti delle tasse che non le cavallette.
Siccità, inondazioni e decreti ministeriali mettono a dura prova la sua proverbiale saggezza.
Attraversa, più o meno indenne, secoli e luoghi comuni.

 IL PRIGIONIERO

  Ladro, rapinatore, prigioniero politico, scippatore o errore giudiziario, incarna simbolicamente tutte le vittime del braccio violento della legge. Abita in una cella di mezzo vano, senza muri, appesa al filo del Destino. Sogna a rotazione la grazia, l'indulto, l'evasione e di mettere le mani addosso al suo avvocato.

 

 

UGO
 
Ex venditore di hamburger, spaccia calorie agli schiavi per conto del Faraone. Detesta i menù e i libri di ricette. Di origine tedesca con nome italiano, se la tira da cuoco francese.
In trenta secondi riesce a trasformare un sufflé di asparagi in topicida. E' stato deferito diciotto volte alla Corte dei Diritti dell'Uomo dell'Aia.
     
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